• 01

D. Chi è Zalik?

R. Non importa la persona in sé ma il suo ruolo nella società. Il mio è quello di condividere i miei dubbi con gli altri e non me la sento di dire altro al riguardo

  • 02

D. Da dove viene il tuo nome?

R. Dico solo che simboleggia la mia avversione al consenso fine a se stesso

  • 03

D. Ti ritieni anarchico?

R. Rivendico il mio essere persona e non una etichetta. La suddivisione in classi economiche e di pensiero appartiene a un passato che è giusto rispettare ma ridicolo tenere ancora in piedi

  • 04

D. Cosa si può dire con le immagini che non sia già stato detto?

R. Al giorno d’oggi tutto viene rapportato alla quantità. Se c’è molto di qualcosa, automaticamente si presume non ne serva altro. Ma siamo sicuri che sia proprio quel “molto” ciò di cui si ha bisogno? Io so offrire solo la polvere che altri nascondono sotto al tappeto

  • 05

D. Perché non ti rapporti direttamente con chi ti vuole conoscere?

R. Non per misantropia, intendiamoci, anzi mi considero e vengo considerato molto socievole.

Ma se entriamo nell’ambito della mia visione del mondo penso valga la pena tutelarla, evitando di farmi influenzare dalle opinioni altrui.

  • 06

D. Non trovi ipocrita affrontare temi universali nelle tue opere e poi venderle?

R. Con le mie opere condivido la mia visione del mondo ed esse, se davvero hanno un senso, a loro volta diventano uno strumento che mi permette di rendermi utile alla società in altro modo.

Vendendole non è che io guadagno ma sono le opere che si trasformano, si evolvono e svolgono – tramite me – un ruolo attivo nella comunità.

Un’opera che nasce e muore tra le mani del suo esecutore, senza aver suscitato nulla in altri, resta un esercizio stilistico fine a se stesso e quindi inutile.

  • 07

D. Il denaro ti piace?

R. E’ uno strumento con cui tocca fare i conti e chi lo nega è un ipocrita. Conosco diverse persone che non amano il cibo ma non possono farne del tutto a meno. Mi sembra una considerazione davvero banale, tendente allo sciocco…

  • 08

D. Hai ricevuto critiche per le tue opere?

R. Sì, alcune sono state davvero feroci e va benissimo così, sarebbe molto peggio suscitare indifferenza.

Se qualcuno ritiene che vale la pena sprecare tempo ed energie per insultarmi significa che sono riuscito a turbarlo, inquietarlo e quindi lo spingo ad esporsi, magari a dire qualcosa di sé che fino a quel momento aveva tenuto segreto.

Trovo utile far sbottare certe persone, è una specie di aiuto che riesco a dare a chi è chiuso in una sua prigione invisibile.

  • 09

D. Non ti piacerebbe discutere con qualcuno che vuole saperne di più delle tue opere?

R. Restando anonimo faccio un favore a queste persone. Se parlassi trasmetterei solo confusione, dubbi, angosce, tutte cose che già abbondano.

L’arte è un coniglio bianco che scorrazza nella nostra esistenza…alcuni colgono solo una macchia di colore che appare per qualche istante all’orizzonte, altri un paio di buffe orecchie lunghe svolazzanti, altri un simpatico paio di occhioni che ti scruta…se a qualcuno vai a spiegare che è un coniglio bianco gli rovini l’emozione dello scoprire da soli quello che ci appare

  • 10

D. Per il momento può bastare. Pensi che più avanti ti piacerebbe scambiare qualche altra parola?

R. Perché no? Vivere è comunicare, quel che conta è farlo nella quantità e nei modi giusti

in un pomeriggio nebbioso, con in sottofondo lo scroscìo delle onde del mar Adriatico

autunno 2023


  • 11

D. Ciao! Come definiresti il tuo processo creativo?

R. (e risponde solo con 3 foto…)

  • 12

D. Pensavamo fosse più articolato….

R. Se Geppetto avesse scelto un altro pezzo di legno, non ci sarebbe stato Pinocchio. Per me il fondo è l’anima della composizione, da lì nasce tutto il resto

Scambio di messaggi in un pomeriggio troppo caldo

primavera 2024


  • 13

D. Ciao! Cosa dici che adesso hai anche la tua pagina Facebook?

R. Aiuto…non ci ho mai capito niente, che figura…

  • 14

D. Ma non devi fare niente, solo darci qualche spunto come fai qui sul sito

R. E ti pare poco? Anche quando si parla di altri in fondo si dice qualcosa di se stessi e io sono così tremendamente timido…ho sempre paura di annoiare

  • 15

D. Ma se tu stesso dici che quel che rimane nascosto non vale niente?

R. Olé, mi hai preso in castagna! Eh sì, anche la talpa ogni tanto fa capolino per vedere cosa succede nel mondo di fuori…

Ad un passo dall’inizio dell’estate 2024


  • 16

D. Caldo, eh?

R. Da morire…e non se ne viene fuori!

  • 17

D. Influisce sui tuoi pensieri?

R. Sì, li smorza, li affligge ma non li cancella. Lo spirito deve restare il più possibile impermeabile alle difficoltà esterne, dobbiamo tenerlo come il nostro unico, vero patrimonio.

Può restare chiuso nel cassetto ma non va buttato nell’immondizia.

  • 18

D. Hai imposto lo stop al forum sul sito…

R. Esperienza come previsto cioé pessima fin dall’inizio, senza un briciolo di dialogo degno del nome.

Ci sono enormi problemi di comunicazione tra le persone di cui voglio e devo parlare qui, pubblicamente.

E’ un problema sottovalutato, strisciante, generato da falsi miti che vengono spacciati gratuitamente, come le prime dosi di droga…

  • 19

D. Ti va di parlarne?

R. Non ora, il troppo caldo offusca i pensieri e rende aggressivi, favorirei solo una squallida guerra di morti di fame contro altri morti di fame.

Voglio mettere uno stop a questo cerchio perverso anche se solo nel mio piccolo.

Ci tengo a dare un esempio di coerenza in questo mondo che sa solo sputare sulla mano che gli viene tesa.

Prima possibile torniamo sull’argomento, promesso. E non per fare un piacere a te ma perché è importante farlo.

In piena afa estiva del 2024